martedì 26 marzo 2013

Ma cos'è l'amore?



E' martedì.
Fa ancora molto freddo, là fuori.
E anche qui dentro. Ma sono vicino al caminetto.

Passeggiando in solitaria tra il brulicare delle vie del mercato settimanale una tizia chiudeva la conversazione al cellulare salutando così: "Ciao amore mio, ti amo tanto!".
E così mi è tornata la domanda che balla nella mia testa da secoli: ma cos'è l'amore?

E' un dono, una conquista o un merito?

Che se fosse un dono, probabilmente, potrebbe arrivare una volta l'anno - come Natale e il compleanno - presentarsi avvolto da un pacchetto sbriluccicoso, ma contenere un regalo non proprio azzeccato. Potrebbe essere che qualcuno da lassù te lo mandi per grazia celeste o come missiva di qualche angelo protettore o che Cupido - ogni tanto - abbia voglia di muovere quel suo culo nudo e si impegni a scoccare la  freccia. Insomma un amore che non abbia a che vedere con volontà, destino o appuntamenti al buio, ma che sia un qualcosa di dato - non si sa da chi - senza pretendere nulla in cambio. 

Che se fosse una conquista, allora ci sarebbe da lavorare sodo. Che è come se vuoi fare la maratona, ti devi allenare ore e ore. Che se vuoi prendere 30 e lode all'esame devi diventare una cosa sola con il libro a forza di leggerlo, sottolinearlo, ripeterlo.
Che se vuoi perdere 10 chili in 7 giorni, allora... insomma, non raccontiamocela, il massimo che puoi fare è bere frullati a base di fame e speranza con un pizzico di miracolo.
Quindi, per quanto riguarda questo amore, dovresti fare una valutazione semi-scientifica sul tipo da frequentare, calcolare le affinità statistiche che vi legano e le probabilità millesimali che siate fatti l'uno per l'altro. Ricordando che anche le scienze esatte a volte sbagliano. 

Che se è un merito, infine, allora qui la vedo dura. Ti sei comportato bene? Hai ordinato la stanza? Hai aiutato il vecchietto a salire sull'autobus? Hai dato la precedenza, non parlato male dell'amica, salvato i bambini poveri del mondo, fatto beneficenza, non flirtato con quel tipo in disco venerdì sera? Chissà, qual è il merito per ricevere amore. Io me lo chiedo da un bel po' e non trovo illuminanti risposte, ma magari voi lo sapete e mi potete aiutare a capirlo. E se lo sapete, vi ringrazio se mi girate l'info, in cambio prometto autografi di aitanti e muscolosi rugbisti.

Certo che "Ciao amore, ti amo tanto" è un bel modo di salutare. E che se anche fuori piove, il sole è dentro e non fa paura nulla. Anche il freddo diventa relativo. La neve a fine marzo è un miracolo, come quello di trovare chi, dall'altra parte della cornetta, ti saluta così.










lunedì 25 marzo 2013

Ricomincio dal pink!


E' lunedi. 
Il sole nè sopra, nè dentro di me.
Ma splenderà. Ne sono certa.

Care amiche Principesse, 
questa è stata la settimana delle delusioni. Che non mancano mai. Che se mancano per troppo tempo, ti chiedi se l'allineamento dei pianeti sia stato travolto da qualche meteorite, se Dio è ancora in grado di fare miracoli o se la Cia abbia arruolato spie extra-terrestri in grado di modificare lo sfigometro.

Semplice sintesi: un'amica mi molla perchè sono amica di un'altra, che lei odia.

Direte: allora non era amicizia. 
Non lo so, dico io. 
Sono giorni che ci penso, ma non trovo un filo logico. 
O meglio, capisco le motivazioni, ma io sono per la libertà. Sempre e comunque.
Quindi, vi avviso, nel caso un giorno qualche neurone non vi funzioni più e vogliate diventare mie amiche o amici (i maschi possibilmente alti, tonici e con occhi azzurri :-P) fatene conto.

L'unica regola per delimitare i confini di fronte ad una guerra tra donne è non parlare MAI male di una, quando si è con l'altra e viceversa.
Per il resto io non so rinunciare agli opposti. 
Sono un Gemelli. Mi arricchiscono. 
Mi piace sentire tutto e il contrario di tutto. 
Confrontarmi, trovare le mie personali verità, credere che ci sia qualcosa che non è sempre o bianco o nero, ma anche grigio.

Ah quante volte mi hanno parlato di questo grigio! "Solo se impari a vedere grigio riuscirai a gestire i tuoi tumulti interiori, a non farti prevaricare dalla tua sensibilità, a sopravvivere in questo mondo di lupi" mi ripetono da qualche decennio. 

Caspita. Il fatto è che io vedo rosa dallo sbiadito allo shocking. 
A volte passano mesi da una gradazione all'altra, a volte qualche istante. 

Però, il grigio no, vi prego. E' come la giornata di oggi, là fuori.
Fredda, pungente, solitaria. Che è un po' come me in questo momento, ma che bisogna pennellare di pink.

Come le delusioni, che da nere poi diventano grigie e si trasformano in un flebile rosa color cicatrice. Perchè anche loro fanno parte di noi e delle nostre giornate.
Come lo zucchero nel caffè, i fiori nel vostro vaso preferito, i dolcetti nel ripostiglio segreto.

Ricomincio dal rosa. Dal colore dell'infanzia, dei sogni, delle Principesse. 

P.S. Avevo promesso l'apertura alla moda: dal prossimo lungo week end ne vedrete delle belle! Ve lo assicuro.

lunedì 18 marzo 2013

Hesse con noi



In questo lunedi un po' così, volevo condividere con voi "Il Principe" di Herman Hesse.
Vi bacio.


Volevamo costruire assieme
una casa bella e tutta nostra
alta come un castello
per guardare oltre i fiumi e i prati
su boschi silenti.

Tutto volevamo disimparare
ciò che era piccolo e brutto,
volevamo decorare con canti di gioia
vicinanze e lontananze,
le corone di felicità nei capelli.

Ora ho costruito un castello
su un'estrema e silenziosa altura;
la mia nostalgia sta là e guarda
fin alla noia, ed il giorno si fa grigio
- principessa, dove sei rimasta?

Ora affido a tutti i venti
i miei canti arditi.
Loro devono cercarti e trovarti
e svelarti il dolore
di cui soffre il mio cuore.

Devono anche raccontarti
di una seducente infinita felicità,
devono baciarti e tormentarti
e devono rubarti il sonno -
principessa, quando tornerai?


martedì 12 marzo 2013

Cosa vogliono, cosa vogliamo.


In questo primo anno di vita da single, dopo dieci d'amore, ho capito un po' di cose amiche Principesse.Vorrei condividerle con voi e sapere cosa ne pensate, se avete voglia di raccontarlo.

Ho capito che le Principesse, ad un certo punto, non si accontentano. Che vogliono sempre qualcosa di più. Essere baciate in pubblico, presentate agli amici del Principe, costruire "qualcosa" di non ben definito, ma che assomiglia molto ad una love story, qualsiasi esso sia il suo epilogo.

Ho capito che i Principi ti chiedono prima l'amicizia su Facebook, poi il numero di telefono. Che nelle prime settimane sono cugini alla lontana di Dante o Petrarca per gli sms che ti scrivono. Che trovano ogni buona scusa per chiederti "cosa fai-dove sei-con chi sei". 
Che quando una donna si concede - ma questa è una storia vecchia come il mondo - sono come dei bambini appagati da una mega coppa di gelato al cioccolato-panna-crema. 
Che nel momento in cui capiscono che la Principessa vuole quel "qualcosa di più" iniziano a dileguarsi come ladri di biciclette adducendo alle più banali scuse che non ci credono neppure loro "mia mamma è da sola in casa, il cane deve essere operato, sono stanco dall'allenamento". 

Di questi tempi, mi sembra, le Principesse quando si innamorano sono per l'esclusiva. Pure Brad Pitt passerebbe inosservato. 
Non mi sembra accada la stessa cosa per i Principi che, anche in una rana, potrebbero vedere Angelina Jolie (nel senso, basta che respiri). 

Forse sono solo impressioni, forse sono solo abbagli che non corrispondono alla realtà e, a dire il vero, sarei felice se fosse cosi.




venerdì 8 marzo 2013

A Voi, Principesse.


A voi Principesse, per questo 8 marzo.

Che vi sentiate sempre protagoniste della vostra vita.

Che i vostri sogni rappresentino il faro del vostro cammino.

Che un abbraccio inatteso vi scaldi il cuore.

Che nessun uomo vi faccia mai sentire inferiore.

Che i dolci non vi facciano ingrassare.

Che siate tutte pronte per la prova costume.

Che i vostri genitori vi sostengano nelle vostre decisioni.

Che i vostri figli vi rendano orgogliose.

Che il vostro lavoro sia riconosciuto e il vostro stipendio anche.

Che il sole baci il vostro volto e vi ricarichi.

Che la pioggia lavi via ogni vostra tristezza.

Che le amiche siano sempre la vostra àncora di salvataggio.

Che il vostro cuore sia sempre pronto a ricevere amore.

Che la violenza, di qualsiasi tipo, non vi sfiori mai, nemmeno con un dito.

Che il profumo di un mazzo di fiori inondi le stanze della vostra casa.

Che prima che gli altri vi trattino da Principesse, voi vi sentiate delle Principesse. 

Che siate felici, oggi, domani, sempre. 

Un abbraccio.