Tragicommedie della vita amorosa raccontate da una aspirante Carrie Bradshaw ancora Bridget Jones.
giovedì 23 gennaio 2014
Happy End
Ci sono storie che alimentano la speranza.
E la voglia di crederci. Soprattutto in giornate, in cui tutti ciò che vorresti fare, è rimanere intrappolata nel piumone e non sapere nemmeno, se fuori piove o c'è il sole.
Poi capita cosi. Ve la ricordate quella che non si decideva a dire al tipo che a lei piaceva?
Bè l'ha fatto. Con un sms, figlio dei nostri tempi. Lui le ha chiesto di vedersi il giorno dopo.
Notte insonni, mille pensieri - ovviamente negativi - tentativi di sedare qualsiasi minimo spiraglio di entusiasmo con il catastrofismo che Spielberg ci fa una pippa.
Hanno bevuto una birra, insieme.
E poi lui l'ha guardata e le ha sorriso. E le ha detto che era da tempo che non la vedeva come una semplice amica. Dopo sorrisini, confidenze (altre birre per sciogliere la situazione) finalmente il sigillo amoroso: il bacio.
"E io che almeno sperasse baciasse male per non innamorarmi ancora di più" ha detto la simpatica compagne di avventure. "Bacia da Dio, invece".
Cosi a volte, lasciare il piumone, potrebbe essere un'idea migliore, ho pensato.
Alla fine, non dire equivale a non osare e a perdere opportunità di felicità.
Anche se è difficile, a volte l'happy end si realizza davvero.
Un abbraccio ai miei amici, per i quali ho sempre tifato.
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