lunedì 10 giugno 2013

Su coraggio!


Coraggio!
Non è un'esortazione amici Principi. E' un imperativo.
Prendete il coraggio a due mani, suvvia!

Possibile che nelle vene non vi sia rimasta traccia alcuna della galanteria di cui erano portatori i maschi delle precedenti vostre generazioni?

Non mi capacito. 
Rido - sul fatto - poi mi deprimo, pensando a quanto mancate di seria capacità di corteggiamento e di regole base dell'educazione.

Se con i vostri smartphone - sono stufa di ripeterlo, ma è cosi - siete imbattibili o se attraverso Facebook fate mandare la richiesta di amicizia dai vostri amici per sbirciare su quello di una tizia, considerate seriamente la situazione. E' preoccupante. E' un'onta a Lancillotto, Re Artù a Paolo (quello di Francesca). 
A qualsiasi eroe della vita quotidiana che ha almeno il buon gusto di saper interloquire in modo decente con una Principessa.

Potrei considerare milioni di fatti, nell'ordine successi in questo ultimo week-end, momento fecondo per le mie blog-ispirazioni.
Allora, il tizio in questione prima telefona, poi si fa belloccio - drink alla mano, perchè ovvio deve gasarsi un attimo - poi parla con la mia amica Principessa e, da un momento all'altro, se ne va. Ci chiediamo ancora, dove, perchè, con chi. Cosi, senza un minimo di educazione, di saper fare, di modo.

La seconda riguarda un altro Principe e relativa Principessa: storia infinita, sguardi, messaggi,baci, lunghi silenzi. Quando per un intero week end lei ha fatto di tutto per vederlo, quando ormai le speranze erano appese ad un filo, ecco. Lui arriva. Si vedono. Sguardi sfuggenti. Lui non saluta, non fa finta di passarle davanti. Come neanche fosse. 
Salvo, però, ricordarsi il numero di telefono di Lei anche se non lo aveva salvato in rubrica (se te lo ricordi vuol  dire che in qualche modo lei ti interessa, a meno che tu non sia un Nash della situazione).

La terza sono io, che in balia dei festeggiamenti post-mio compleanno, mi sono lasciata andare baciando un tizio per me abbastanza belloccio. Niente di più se non un paio di balli insieme e qualche bacio. Ecco. Io non pretendo l'anello al dito, nè l'amicizia su Facebook (a quella ci hanno pensato i suoi amici), ma un "Ciao" se mi incontri per strada ti pare troppo? Pensi che io mi faccia castelli per aria, che gongoli alla ricerca di un appuntamento, che speri che tu diventi il mio Principe Azzurro? Hai sbagliato bello mio. 
Non ci sei proprio. 

Mi sarebbe bastato solo un saluto, un sorriso.
Solo un po' di coraggio. 
P.s. Non esiste su Facebook. Non fare chiedere ai tuoi amici l'amicizia.  



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