lunedì 1 aprile 2013

A.A.A. Ritrovamento cuori



Oggi mi sento tanto Reggggina di cuori.
Insomma, ormai lo vedo come un segno. 

Ultimamente, ogni volta che esco, trovo cuori.
Due ciondoli: il primo color bronzo con un brillantino rosa sulla parte destra e l'altro argentato. Stesse dimensioni. Stessa modalità di ritrovamento: per caso, abbassando un attimo lo sguardo per non incrociare quello di chi vorrei mi guardasse.

Così i miei amici Principi e Principesse si sono lanciati nella ricerca di senso. 
E' un segno? E' il tuo simbolo del 2013? Ne farai una collezione?

Cosi ho pensato ai fatti: un cuore si stacca dal suo braccialetto o dalla sua collana. Rimane da solo, cade a terra, viene calpestato. Finchè qualcuno lo ritrova, lo mette nella tasca e lo porta a casa. Lo lava, lo lucida e lo tiene con sè.

E quindi ci ho letto quello che è successo un po' a tutte noi, amiche Principesse e anche Principi (perchè loro si, sono un po' stronzetti, ma non è che soffrano di meno per amore). 

Il tuo bracciale o la tua collana è la persona che credi della tua vita o per lo meno quella dalla quale non ti staccheresti mai.E' il tuo sostegno. Insieme siete una cosa sola, vi completate, brillate l'uno della luce dell'altro, siete perfetti. Niente vi fa paura. Il mondo ha un colore tutto vostro. Dove non arriva l'uno, arriva l'altro. Si cammina insieme, si fanno progetti.

Poi accade qualcosa. Uno strattone, un movimento brusco e i due pezzi si staccano. Un tradimento, la noia, la fine del sentimento. Non brilla più nè il cuore, nè la catenina. Divisi, per mille motivi. Difficilmente si ricomporranno. A volte capita, ben venga, ma succede raramente. 

Il cuore rimane da solo, caduto nella pista di una discoteca. Viene calpestato, lanciato da una parte all'altra. Un po' come quando ti lasci. Ti senti messo da parte, sei deluso, sei sballottato tra emozioni contrastanti e pensi che non riuscirai mai più ad innamorarti. Allora cerchi l'amore in qualcuno o qualcosa che poi si rivela non essere ciò che credevi, ma va bene cosi, perchè tutto serve a far maturare la consapevolezza di te stesso e di quello che sei pronto e vuoi donare. 

Il braccialetto rimane quindi al polso di qualcun'altro. Sembra la fine, ma è solo un'apparenza. Non è dato sapere il tempo che intercorre, quanto ne serve per cicatrizzare la ferita. 
Ma qualcuno, prima o poi, ritrova quel cuore. Come è successo a me, in due piste da ballo diverse. 

E ci ho letto la speranza. La speranza che il mio, il nostro cuore, possa ricominciare a battere per qualcuno. Che non è detto sia per sempre, nè che la futura catenina si incastri perfettamente al ciondolo. 
Può essere anche solo una sera, un momento. Ma succede. Capita. 
Qualcuno, qualcosa, il destino, Cupido - chiamatelo come volete - vi fa tornare a sperare e a credere che anche per un solo attimo il mondo abbia il colore dei vostri occhi insieme ai suoi, che siete perfetti, che dove non arriva l'uno, arriva l'altro. 
Anche solo per abbassarsi a raccogliere un cuore. 






1 commento:

  1. romantica ma onesta questa visione dei cuori ritrovati, che non necessariamente sfocia nella metafora di in un lieto fine per la vita ma che può tradursi semplicemente nel bisogno d'amore, dato e ricevuto anche solo per una attesa, desiderata e memorabile occasione. Questa lettura mi evoca speranza e fluttuanti sospiri amorosi, mi fa iniziare un positivo la settimana. Beh, sembra veramente assurda come coincidenza quella di ritrovare lo stesso oggetto in due luoghi differenti, magari durante serate "da ricordare", deve avere certamente un senso. E il fatto di volerne trovare un senso..non fa che incrementarne l'aurea romantica. Grazie.

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